L'area in cui sorge la chiesa di Santa Sabina mostra ancora oggi le tracce lasciate dall'uomo in migliaia di anni di continua presenza. Nello stesso paesaggio campestre coesistono il nuraghe, una tomba dei giganti e la chiesa medievale. Nel XIX secolo si aveva memoria di un monastero benedettino, al quale la chiesa sarebbe stata annessa.
Santa Sabina di Silanus deve il suo fascino non solo all'unicità delle sue forme architettoniche, ma anche alla vicinanza del nuraghe omonimo, dalla cui sommità si godono la vista dei tetti della chiesa e il bel panorama della piana campestre circostante.